Ferragosto: se non ti organizzi, la figuraccia è garantita
- 04.08.2025
Risposta semplice: proprio perché c'è la crisi, non posso permettermi di fare brutta figura.
Perché vedi, il problema non è andare in vacanza. Il problema è come ci vai. Se il tuo cliente ti chiama il 14 agosto per un'urgenza e tu gli rispondi che "non puoi, sei in ferie", cosa penserà? Che sei un dilettante. Che non sai organizzarti. Che forse è meglio se si trova qualcun altro.
La verità è questa: le vacanze non le puoi evitare. Ma i problemi sì.
Conosco gente che ogni anno fa gli stessi errori. C'è quello che dice "tanto chiudo tutto e basta" e poi si ritrova a perdere il cliente importante che lo cercava per un preventivo urgente il 15 agosto. "Richiamatemi a settembre", dice. Congratulazioni, hai appena regalato un lavoro alla concorrenza.
Poi c'è quello che lascia il numero "per le emergenze". Pessima idea. Passerà le ferie al telefono per cose che avrebbe potuto sistemare prima, dando l'impressione di essere completamente disorganizzato. I clienti cominciano a pensare: "Ma questo lavora sempre? Non stacca mai? Forse non sa delegare niente."
E che dire di chi rimanda tutti i pagamenti al rientro? Il fornitore che aspetta i soldi da luglio cosa penserà? Che sei in difficoltà economiche. Che forse è il caso di non fornirti più a credito.
Il peggio sono quelli che lasciano tutto aperto "tanto sistemo dopo". Al rientro trovano i problemi moltiplicati per dieci e devono spiegare ai clienti perché hanno lasciato marcire le loro richieste per un mese.
La differenza tra chi va in vacanza sereno e chi torna con più problemi di prima è tutta nell'organizzazione. Due settimane prima devi aver finito tutti i lavori in corso, o almeno portarli a un punto dove puoi riprenderli senza fatica. Tutti i pagamenti in scadenza vanno fatti. Tutti. Senza eccezioni. E i clienti principali vanno avvertiti per tempo delle tue date di assenza, non il giorno prima con un messaggio di WhatsApp.
Una settimana prima ti prepari una risposta automatica professionale. Non "sono al mare a scolannarmi", per favore. Lasci istruzioni chiare per chi resta, e anche se sei solo tu, scrivi un promemoria per te stesso. Sistemi tutte le questioni burocratiche in sospeso, quelle che ti stanno sul groppone da settimane.
Il giorno prima controlli che non ci siano scadenze dimenticate, lasci tutto in ordine (scrivania compresa, non è un dettaglio), organizzi il backup dei file importanti.
Sai qual è la differenza tra un professionista serio e un improvvisato? Il professionista serio va in vacanza meglio organizzato di quando lavora. Perché sa che la sua reputazione si gioca anche su come gestisce l'assenza. Se sparisci come un ladro e al rientro devi correre ai ripari, che impressione dai?
Il trucco è fare in modo che la tua assenza sia invisibile ai clienti. Non devono accorgersi che sei via. Devono trovare tutto pronto, tutto funzionante, tutto sotto controllo. Quando torni dalle vacanze e il cliente ti dice "Non mi sono neanche accorto che eri via", hai vinto. Hai dimostrato che sei un professionista affidabile.
Le vacanze ben organizzate sono un investimento sulla tua immagine professionale. Se ogni anno torni dalle ferie con il caos da sistemare, i clienti se ne accorgono. Cominciano a pensare che forse non sei così bravo come sembri. Che forse è meglio rivolgersi a qualcun altro.
Se invece torni riposato, con tutto sotto controllo e pronto a ripartire subito, la tua credibilità sale. Non è questione di essere stacanovisti. È questione di essere professionali.
Le vacanze te le meriti, ci mancherebbe. Ma se non ti organizzi bene, rischi di pagare il prezzo per tutto l'anno. Quest'anno prova a fare così: organizzati come se dovessi lasciare l'azienda in mano a qualcun altro per un mese. Vedrai che al rientro ti sentirai un professionista diverso. E i tuoi clienti se ne accorgeranno.
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